Ormai è chiaro alla scienza, agli psicologi, e ad ognuno di noi, che uno dei bisogni primari con cui si nasce è quello di relazionarsi con qualcuno. Nasciamo con la necessità di relazionarci con una madre e un padre, poi con un compagno o una compagna, e così via per tante altre relazioni. Esse ci permettono di dare e di ricevere, di crescere e di capire meglio chi siamo. Insomma, sono fondamentali!
Come cristiani possiamo affermare che Dio ci ha progettati come creature relazionali sin dall’inizio. Nella Genesi Egli creò Adamo già con questo bisogno e per questo si rese necessaria la creazione di una donna che facesse da compagna. Il nostro mondo relazionale ha a che fare con Dio più di quanto possiamo immaginare. Egli infatti, ci ha donato di essere relazionali perché Lui stesso lo è; Dio infatti vive già in sé stesso e nel suo essere nelle relazioni; la trinità è la più perfetta delle relazioni che esistono. Dunque, il nostro Dio è relazionale in sé stesso, e ha voluto condividere con noi tutto questo, rendendoci relazionali tra noi esseri viventi, ma non solo. Ha messo in noi un bisogno relazionale più profondo e necessario, quello che ognuno di noi sente o sentirà ad un certo punto della vita verso di Lui. Possiamo nasconderlo o rimandare, ma dobbiamo ammettere che nasciamo con questa grande necessità di confrontarci e relazionarci con il Creatore.
È importante ricordare, che Dio è una persona, è stato carne come noi, sa cosa vuol dire essere umani e ha in sé la capacità di relazionarsi con noi meglio di chiunque altro. Egli ci invita a chiamarlo Padre e a vivere la relazione con Lui personalmente e intimamente, non come un’entità estranea a noi.
Dio è l’unico che ci conosce perfettamente già prima che venissimo concepiti; infatti è scritto “Prima che Io ti avessi formato nel grembo di tua madre, Io ti ho conosciuto” (Geremia 1:5a).
Per cui abbiamo bisogno di Dio, è un dato di fatto! Se la nostra vita dipende da Lui, allora perché non dovremmo avvertire il bisogno di relazionarci, di comunicare direttamente con Colui che ci conosce profondamente, più di ogni altro, più di noi stessi? Solo se coltiviamo un rapporto personale con il nostro Creatore, ogni cosa acquisisce senso.
Ma quali strumenti abbiamo per vivere questa relazione intima con Dio?
La Bibbia – Attraverso la lettura della Bibbia ascoltiamo la voce di Dio, conosciamo i Suoi pensieri, la Sua volontà, la Sua persona. È lo strumento che Dio ha voluto lasciarci per conoscerLo! Quando passiamo del tempo nella lettura, nella meditazione o nello studio della Bibbia, stiamo effettivamente passando del tempo con il Dio Onnipotente. La Bibbia ci fa sapere che “L’uomo non vive di pane soltanto, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio” (Deuteronomio 8:3). Ogni giorno, più volte al giorno, abbiamo l’esigenza fisiologica di nutrire il nostro organismo, altrimenti non funzionerebbe correttamente. Anche il nostro Spirito necessita costantemente di nutrimento, il quale è fornito proprio dalla Parola di Dio che è a nostra portata. Che grande strumento che abbiamo!
La preghiera – Con la preghiera Dio ci offre una possibilità di parlare effettivamente con Lui. Desidera che andiamo a Lui ogni volta che vogliamo, che ci rivolgiamo a Lui chiamandoLo Padre, e che portiamo a Lui ogni cosa. Proprio come quando parliamo con un nostro amico, Dio è pronto ad ascoltarci, e anche a risponderci; possiamo aprire il nostro cuore a Lui, ringraziandoLo per ogni Sua benedizione e affidando a Lui ogni nostro timore, ogni richiesta. Nella preghiera avviene qualcosa di incredibile, perché rendiamo espliciti i nostri pensieri e i nostri bisogni, e nel contempo Dio ci fa comprendere i Suoi pensieri per noi. La preghiera è forse lo strumento più intimo e potente che abbiamo nella nostra relazione profonda con Dio.
Gesù disse: “Ma tu quando preghi, entra nella tua cameretta e, chiusa la porta, rivolgi la preghiera al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne darà la ricompensa” (Matteo 6:6).
Ovunque ci troviamo, in qualunque momento lo desideriamo, possiamo chiudere gli occhi e parlare con il nostro Creatore in una vera e propria relazione intima e spirituale.
Lo Spirito Santo – Quando decidiamo di credere in Dio e accettiamo il dono della salvezza, Egli ci fa dono anche della persona dello Spirito Santo. Che cosa incredibile sapere che riceviamo in noi il Dio Trino! Per cui non siamo soli, la relazione con Dio diventa qualcosa di interno a noi stessi; lo Spirito Santo, ci permette di parlare con il Padre, ci guida e ci permette di comprendere la volontà di Dio per noi. Esso viene indicato nella Bibbia come il Consolatore, che ci accompagnerà in questa vita.
Il nostro Creatore ci ha donato la bellezza di essere uomini e donne relazionali, e ci dona la possibilità di gustare la relazione per eccellenza, che è quella che possiamo avere con Lui. In una società che ci offre relazioni instabili, imperfette, mancanti e passeggere, in cui può accadere di sentirci spesso soli e vuoti, nonostante siamo circondati dall’affetto dei nostri cari e viviamo una vita apparentemente soddisfacente, Dio vuole offrirti l’unica relazione vera, che soddisfa e che è eterna. Egli ti incoraggia ad utilizzare gli strumenti che Lui stesso ha donato per iniziare a nutrire una relazione con Lui!