Uno dei dubbi più diffusi e meno compresi del cristianesimo è il ruolo di Gesù e della Sua morte. Alcune domande a riguardo potrebbero essere “Se Dio è un Dio d’amore non può perdonare e basta?”, oppure “Perché la morte di Gesù dovrebbe interessarmi?”.
In questo articolo però proveremo a rispondere a una domanda che in qualche modo racchiude anche le precedenti: MA ERA PROPRIO INDISPENSABILE GESÙ?
Per rispondere analizzeremo 3 concetti fondamentali:
IL PECCATO
Siamo in un’aula di tribunale. L’imputato ammette di aver commesso un grave reato e la sua condanna è la pena di morte; tutta la giuria è concorde sulla decisione del giudice e si aspetta solo il verdetto finale.
D’improvviso però entra un uomo nella stanza, si precipita al banco del giudice e, nonostante sia innocente, si assume tutte le colpe dell’imputato. Il giudice allora, condanna quell’uomo e lascia vivere il colpevole. Poco tempo dopo si scoprì che l’uomo che entrò in quell’aula di tribunale era proprio il figlio del giudice, mandato da lui stesso.
Questa storia, per quanto assurda, descrive molto bene la nostra posizione nei confronti di Dio.
Una delle verità bibliche più difficili da spiegare e da digerire è che l’uomo nasce peccatore, condizione che ci rende ribelli e colpevoli agli occhi di Dio. Peccare non è trasgredire una legge dello Stato, ma offendere Dio disubbidendo alla sua legge, scritta nella Bibbia.
Davanti a Dio tutti hanno peccato (Romani 3:23), ed egli essendo un Dio giusto non può far finta di niente, non può ignorare il peccato; l’errore va pagato, ed è giusto che a pagarlo sia chi lo commette. Ma qual è il prezzo da pagare? Anche qui la Bibbia è chiara, il salario del peccato è la morte (Romani 6:23).
Se la storia finisse qui non avremmo speranza, sarebbe una fine tragica.
IL BISOGNO DI PERDONO
Nonostante non tolleri il peccato però, Dio ama la Sua creatura; la ama a tal punto da trovare Egli stesso un modo per darle speranza.
Il prezzo del peccato dev’essere pagato, è inevitabile, e se a pagare è chi lo commette allora è giustizia; ma se a pagare fosse invece chi riceve l’offesa del peccato?
Proprio come in quell’aula di tribunale accade qualcosa di inaspettato: Dio manda suo figlio Gesù per pagare il prezzo dei nostri peccati e liberarci dalle nostre colpe: questo è il perdono di Dio. Ma come può farlo se prima abbiamo detto che tutti nascono peccatori?
Gesù, pur essendo uomo, è stato tentato più volte e non ha peccato, anche durante il suo processo che lo portò poi alla crocifissione; fu considerato innocente da Pilato che non trovò in lui nessun motivo per condannarlo. É grazie alla sua innocenza che ha potuto pagare al posto nostro.
“Colui che non ha conosciuto peccato, egli (Dio) lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.” 2 Corinzi 5:21
Ai tempi di Gesù la condanna più atroce che si potesse ricevere era la crocifissione; essa veniva data esclusivamente a schiavi e stranieri per umiliarli e aumentare la loro sofferenza.
Gesù affrontò la morte più crudele che si potesse pensare e versò il Suo sangue sulla croce (sangue che rappresenta la vera e propria sostanza della vita), attraverso il quale tutti i peccati possono essere giustificati.
“egli ha portato i nostri peccati nel suo corpo, sul legno della croce, affinché, morti al peccato, vivessimo per la giustizia [..]” 1 Pietro 2:24
ACCETTARE IL SUO AMORE
Per quanto il sacrificio di Gesù sia fondamentale però, non basta.
Non basta sapere quello che ha fatto Gesù per essere perdonati; cosa manca ancora? C’è un dettaglio importantissimo all’inizio della storia che cambia tutto: il colpevole ha ammesso i propri errori.
Dio ci ha amati nonostante i nostri peccati ed è per questo che ha mandato Gesù, per riparare un rapporto che fino a quel momento era interrotto dal nostro peccato, ma non ci ha obbligati ad accettare questo Suo gesto di amore, ci ha lasciati liberi di scegliere.
“In questo si è manifestato per noi l’amore di Dio: che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo affinché, per mezzo di lui, vivessimo.” 1 Giovanni 4:9
Fuori dalla nostra aula di tribunale Gesù è pronto ad entrare e pagare al posto nostro: possiamo decidere se pagare personalmente il prezzo dei nostri peccati, o ammettere le nostre colpe davanti a Dio e accettare il suo perdono e il suo amore, manifestato in Gesù.
“Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità.” 1 Giovanni 1:9
Senza Gesù il rapporto tra noi e Dio sarebbe risultato imperfetto e incompleto, saremmo ancora giudicati colpevoli ai suoi occhi e non avremmo avuto alcun modo di apparire giusti davanti a Lui.
Alla fine, era proprio indispensabile Gesù!